È stata approvata la legge che consente la riapertura della rottamazione quater per coloro che sono decaduti entro il 31 dicembre 2024. La legge 15/2025, che converte il Milleproroghe, include nell'articolo 3 bis del Dl 2022/2024 una nuova opportunità per tutti i debitori che hanno presentato la domanda di definizione entro il 30 giugno 2023.
Per poter usufruire della riapertura prevista dal Milleproroghe, è necessario presentare una specifica dichiarazione entro il 30 aprile 2025.
Come evidenziato dall'Agenzia delle Riscossione, la riapertura non implica un ritorno dei debitori al piano di pagamento originario. Infatti, con la decadenza dalla rottamazione quater, il piano iniziale perde definitivamente la sua validità. Di conseguenza, coloro che hanno rinunciato alla definizione agevolata non devono più preoccuparsi di rispettare le scadenze precedenti, a partire da quella del 5 marzo prossimo.
Tutti gli importi non versati, inclusi quelli previsti per il triennio 2025-2027, saranno quindi inclusi nella riapertura e gestiti dall'Agenzia della Riscossione. In sostanza, il debitore non dovrà seguire due piani di pagamento, quello della domanda iniziale e quello della riammissione, ma dovrà attenersi solo a quest'ultimo.
Non c'è alcun divieto per i soggetti che non hanno mai effettuato il pagamento di nessuna delle rate previste nella domanda iniziale di presentare una richiesta in base alle attuali norme di riapertura dei termini.
I contribuenti che sono in regola con i pagamenti, invece, devono assolutamente rispettare la scadenza del 5 marzo; in caso contrario, perderanno tutti i vantaggi della sanatoria, con il ripristino degli importi dovuti per sanzioni, interessi e aggio
Il pagamento delle somme dovute potrà essere effettuato in una delle seguenti modalità:
- in un'unica soluzione, entro il 31 luglio 2025;
- in un massimo di 10 rate consecutive, di pari importo, con scadenze fissate per le prime due il 31 luglio e il 30 novembre 2025 e le successive il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027.
L'importo totale delle somme dovute per la definizione, così come l'importo delle singole rate e le relative scadenze, saranno comunicati dall'agenzia della riscossione entro il 30 giugno 2025.